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Guida restauro

Aggiornamento: 15.06.2021

 

Acquistare un' Ardea

Per chi vuole acquistare un'Ardea si possono delineare 4 possibili scenari:

1 - Ardea da restauro totale

2 - Ardea conservata originale

3 - Ardea restaurata parzialmente

4 - Ardea restaurata professionalmente

Tutti questi quattro casi non sono esenti da rischi in quanto il costo di un restauro ben fatto supera le quotazioni di mercato anche per modelli in eccellenti condizioni: berlina 1 e 2 serie: 30000 €, 3 e 4 serie 20000 €.

I veicoli derivati, camioncino e furgoncino 800 sono quotati 10500€ e 12000€, ambulanza e Tassì Roma non sono contemplati nelle quotazioni ma data la rarità si può ipotizzare un valore più elevato rispetto alle derivate 800.

I costi di un restauro professionale arrivano e possono superare i 40000 € indipendentemente dalla serie e anche nel caso di esemplari completi. Pertanto:

Caso 1 restauro totale: molto oneroso e quindi è indispensabile partire da una vettura completa e non troppo corrosa. Bisogna essere convinti del valore finale inferiore alla spesa fatta.

Caso 2 conservata originale: sono le più rare in assoluto, recano i segni del tempo ma rappresentano un rischio medio.

Caso 3 restaurata parzialmente: spesso sono proposte come restaurate perfette ma lo sono state in maniera molto sommaria per contenerne i costi. I rischi di pagare per buono ciò che poi dovrà essere rifatto sono altissimi: interni non originali, verniciatura sommaria, parti che mancano, bella fuori e corrosa dentro ecc.

Caso 4 già restaurata professionalmente: oltre ad essere delle autentiche "mosche bianche", la cifra richiesta potrebbe superare le quotazioni di mercato. Va chiesta una documentazione anche fotografica del restauro.

 Le modifiche raggiungono livelli impensabili, quindi prima di procedere all'acquisto è necessario rilevare tutti i dati della vettura: Il numero di TELAIO, il numero di COSTRUZIONE che è il numero che si trova a destra sul parafango dopo quello di vendita, il numero della SCOCCA è in basso al serbatoio sul lato sinistro e ovviamente il numero del MOTORE. Con questi dati, attraverso l'Archivio Storico Lancia è possibile risalire alle corrispondenze con l'originale.

 

Il criterio fondamentale da tener ben presente all'acquisto del veicolo è che questo sia completo sia di carrozzeria che di meccanica. Costi molto elevati si aggiungono per le parti mancanti ed inoltre si possono impiegare anni per trovare nei mercatini ciò che manca.

In particolare bisogna prestare attenzione che queste parti siano oltre che presenti anche ben conservate, corrette, ossia corrispondenti al modello e alla serie di appartenenza.

Per ogni intervento o restauro, bisogna inoltre rivolgersi sempre agli specialisti del settore, carrozzieri e meccanici restauratori.

L'esame della vettura

Cosa verificare attentamente prima di acquistare

Carrozzeria e interni

la ruggine

la vernice

i fori passanti non originali

il faro centrale posteriore

i tergicristalli con le spazzole

le maniglie interne ed esterne

i paraurti

le parabole dei fari

il volante e il clacson

i pomelli

la plafoniera

le coppe ruota

gli strumenti e in particolare l'orologio

le frecce a bacchetta

la tendina parasole col relativo meccanismo

le alette parasole

lo specchio retrovisore interno

le cinghie ferma ruota di scorta

il devioluci a pedale

la calandra

le grembialine

le cornici in alluminio

la manovella

il cric a pantografo

lo stemma Lancia sulla calandra

le cromature

 

Meccanica

il tipo di motore

la testata

il motore bloccato

la fumosità allo scarico

il carburatore

Il regolatore delle sospensioni

il rubinetto della benzina

il filtro dell' aria

i fili e i portafusibili

le grembialine

il galleggiante del serbatoio

le perdite di olio

la presenza di olio nel liquido del radiatore

le perdite di olio dagli ammortizzatori anteriori

le perdite di liquido freni dai cilindretti

le modifiche all'impianto elettrico

la frenata uniforme

lo stato e l'età degli pneumatici

la presenza della ruota di scorta

il silenziatore originale e non corroso

la manovrabilità del cambio e gli innesti

le persiane del radiatore

le modifiche all'impianto elettrico

la ruggine nel serbatoio

i cerchioni

 

 

 

ATTENZIONE
Queste auto hanno 70-80 anni e non saranno mai come nuove anche dopo un restauro radicale. Non sono tecnologicamente paragonabili alle vetture moderne, non possiamo pretendere performance ad esse equivalenti e qualche guasto è sempre dietro l'angolo e va tollerato!

La ruggine e i fori passanti

Spesso è nascosta, sotto la vernice o un bello strato di stucco

I punti più attaccati dalla ruggine sono:

Alla base del cofano bagagliaio

All'interno del bagagliaio

All'interno dei brancardi

Alla base delle porte

Nel pianale in corrispondenza della pedaliera

Nello sportello della presa d'aria tra cofano e parabrezza

Sotto la batteria

Nei parafanghi passaruota

Nei cerchi ruota

 

I fori passanti nella scocca quali fari aggiuntivi anteriori posteriori e laterali, antenne radio, ecc,

non sono ammessi per omologazioni ASI e Registro Storico Lancia.

Bisogna quindi considerare di doverli chiudere e di dover riverniciare le parti interessate

 

La vernice

La compatibilità dei materiali è il problema principale delle vetture riverniciate: le vernici nuove non sempre o quasi mai hanno compatibilità con le vernici vecchie di almeno 70 anni. Queste inoltre sono comunque deteriorate con la conseguenza inevitabile che la verniciatura fatta senza asportare gli strati sottostanti fino a lamiera è destinata nel tempo a dare delle crepe e dei sollevamenti.

Quasi nessuno smonta completamente e porta a nudo la scocca ed inoltre la termo-sverniciatura e il trattamento con fondo epossidico o ancor meglio con cataforesi sono interventi costosi che non tutti sono disposti a fare.

 

 Il faro posteriore

   

 

 

 

 

 

E' molto difficile da trovare ai mercatini e quasi sempre incompleto

Le plastiche arancioni e rossa anche se conservate, sono comunque scolorite. Le plastiche e il catarifrangente bianco li abbiamo ricostruiti

 

La base è ancora più difficile da trovare perché sovente eliminata o corrosa

 

Difficile è anche trovate l'anello di fissaggio

La guarnizione sottostante si trova nuova.

Le viti di fissaggio alla scocca spesso venivano modificate

le ammaccature sull'alluminio non sono riparabili a meno di verniciarlo come la scocca

 

Tergicristalli con spazzole

 

 

 

Non sono tutti uguali, sono neri e possono essere anche cromati ma solo sulla 4a serie. 

 

Molto difficili da trovare nei mercatini. 

 

La gomma della spazzola non viene riprodotta.

 

La gomma della spazzola può essere singola oppure a doppio foglio.

Maniglie  interne ed esterne


 
Esterne porte: sono in zama e sono fragili


 
Alzavetri: sono in zama, il pomellino è in alluminio


 
Spesso mancano l'anello e la molla sottostante


Sicurezza interne: sono 3, non va sul lato guida 

 
Passeggeri 3a e 4a serie: quelle col logo Lancia sono rare


 
Passeggeri 1a e 2a serie: quasi introvabili


 
Tiranti porte: le abbiamo ricostruite in tutti i colori:

blu, marrone, grigio, nero. bordeaux, verde e beige

 


  
Blocco sportello ruota di scorta: solo per la 1a serie.

Se manca è introvabile

 

 


 
Tendina parasole con gancio: il pomolo lo abbiamo ricostruito in differenti tonalità

 

 

Paraurti anteriori e posteriore

 

 

 

Difficilissimi da trovare soprattutto quelli senza gomma delle prime 3 serie.

 

Quelli rimasti sono di solito in pessime condizioni.

 

Più diffuso e meglio conservato perché anche più robusti sono quello della 4a serie.

Nella 4a serie è presente anche un rinforzo in ferro.

 

1a, 2a, ma soprattutto 3a serie montano spesso quest'ultimo che quindi non corrisponde all'originale.

 

 

 

Evitiamo assolutamente queste modifiche!

 

Le parabole dei fari 

 

 

Carenatura: difficilmente manca ma spesso la si trova in cattive condizioni.

Parabola: va argentata ma attenzione al porta-lampada che spesso veniva sostituito.

Cornice: basta ri-cromarla ma attenzione che sia originale.

Guarnizione: si trova nuova, meglio comunque sostituirla.
Baffo: va ri-cromato, le gemmine rosse si trovano riprodotte.

Vetro lenti: se non è rotto basta ripulirlo ma il problema più ricorrente è la sostituzione delle delle lenti e talvolta anche delle parabole, con altre non originali o avere due lenti faro differenti tra lato destro e sinistro.

 

Il volante nero delle prime 3 serie

A differenza di quello avorio della 4a serie, il volante nero è molto più robusto. Difficilmente si rompe, il colore non si altera e in genere basta ripulirlo in profondità per riportarlo o quasi alle condizioni di origine. Il materiale con cui è stato realizzato è la Bachelite. Trattasi di una resina fenolica termoindurente ottenuta da formaldeide e fenolo per idrossialchilazione aromatica. Venne sintetizzata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1907 da Leo Baekeland, da cui prende il nome. La produzione industriale iniziò negli anni venti e proseguì fino agli anni cinquanta. Già nel dopoguerra, le bacheliti furono via via sostituite con materie plastiche polimeriche che nelle diverse tipologie e composizioni si adottarono per ogni applicazione, nelle più svariate.

Il volante avorio della 4a serie

 

Quello avorio e più diffuso della 4a serie è anche il più problematico. Sole + calore + freddo + sporcizia + il sudore acido delle mani, hanno avuto ed hanno effetti devastanti fino a situazioni disastrose come in queste foto.

Il volante è formato da una ossatura in ferro annegata in una resina che gli da forma e colore. Contrariamente a quanto si pensava, questa resina non è bachelite ma potrebbe far parte della classe di resine che venne sviluppata a seguire l'immediato dopoguerra e messa in commercio in quegli anni. Ė  probabilmente un copolimero dello stirene o dell'acrilonitrile o del butadiene. Ciò spiega le differenze col volante nero,molto più stabile e robusto.

A supporto della possibile origine stirenica, seppur empiricamente, ossia senza dati supportati da prove di laboratorio, abbiamo osservato per questa resina un punto di fusione relativamente basso rispetto alla bachelite.

Il volante non era verniciato e il colore avorio è "nel pieno" della resina. Questo colore da il primo segno di alterazione virando nel tempo da bianco-avorio a giallo-bruno fino quasi a nocciola/marrone. Per questo i volanti della 4a serie sono sempre diversi tra di loro nella colorazione. A seguire l'alterazione cromatica, si formano le crepe.

Negli anni, la resina si indurisce sempre di più e si restringe, formando crepe sempre più larghe a partire dai punti più critici: sopra il pomello clacson e lungo la corona nella congiunzione con le razze.

Riparare il volante vorrebbe dire disporre di una resina e di vernici compatibili. Purtroppo, non è così: al momento non si sono osservati risultati duraturi nel tempo in termini di saldatura e verniciatura: le crepe si riaprono e la vernice piano piano si stacca.

Il rimedio più efficace consiste nell'asportare, rompendola, tutta la resina fino al ferro sottostante, sabbiarlo, isolarlo e ricostruire il volante con una resina nuova verniciabile. Si tratta di un processo complesso che richiede l'ausilio di uno stampo e di apparecchiature specifiche per l'iniezione della resina e la finitura successiva.

Abbiamo sperimentato e applicato questa tecnica, il risultato è quello della foto seguente:

 

 

Invece questo volante è stato riparato anni fa da uno specialista in restauri,

eppure le crepe si sono riformate e la vernice non ha retto.

Questo volante invece è un raro esempio di originale conservato, non alterato dal sole,

pur con qualche piccolo difetto

 

Pomelli e posacenere

Il pomello avorio della 4a serie é costituito da due semisfere avvitate l'una nell'altra. L'interno é vuoto e si rompe facilmente. Il colore inoltre si degrada come il volante. Li abbiamo ricostruiti pieni anche per maggiore sicurezza in quanto se la resina si rompe  diventa tagliente. Vanno inoltre verniciati come il volante.

il pomello del cassetto è anche un posacenere basta estrarlo tenendo il cassetto chiuso con l'altra mano. Avorio e nero, difficilissimi da trovare. Quello avorio della 4a serie si altera nella colorazione come il volante. Peculiare e molto raffinato lo stemma Lancia inciso sul fondo non presente in tutti gli esemplari.

 

Analogamente a quello avorio, è vuoto nel suo interno ed è fragile, quindi può diventare tagliente. é in un solo pezzo.

Anche questo lo abbiamo riprodotto pieno. Il colore nero non rappresenta un problema in quanto non si altera.

 

 

 

 

Plafoniera

La troviamo praticamente identica in tutte le serie ed anche nel furgoncino e nel camioncino. È collocata al centro dell'abitacolo e si illumina tramite una lampadina a siluro nel suo interno. La si attiva direttamente con un pulsantino a levetta.

La plastica giallo madreperlaceo è molto sottile e delicata, quindi è facile trovarla rotta ed è molto facile romperla quando si cerca di pulirla.

L'anello cromato è quasi sempre da ri-cromare

La base ha i supporti e le linguette in ottone sempre ossidati. Spesso qualche pezzo manca.

 

Coppe ruota

Per l'Ardea sono di 3 tipi:

tipo Aprilia con righe nere parallele che incorporano la scritta Lancia. Erano in ottone cromato e sono state montate dalla 1a alla 2a serie dell'Ardea a 6 volt, sul camioncino, sul furgoncino e sul Tassì Roma tutta la produzione.

tipo Ardea in alluminio lucido: sono molto leggere ma non a specchio come quelle cromate. Sono state montate dalla 2a serie a 12 volt in poi in maniera random ossia senza una correlazione con il numero di telaio.

tipo Ardea in ottone cromato: sono le più diffuse soprattutto nella 4a serie.

 

 Tipo Lancia Aprilia

 Tipo Lancia Ardea in alluminio lucido

Tipo Lancia Ardea in ottone cromato

Spesso mancano o sono molto ammaccate, graffiate o hanno perso la cromatura. Si trovano nuove rifatte.

 

Strumenti

Gli strumenti sono Metron una fabbrica di strumenti di precisione per automobili costruita a Torino negli anni 30. Sono molto precisi ma complessi e delicati  nella parte grafica che tende a scolorirsi fino a scomparire. Il fondo color avorio si altera facilmente diventando più giallo. L'orologio a carica meccanica veniva spesso asportato e destinato ad altro uso, pertanto quando manca va messa in conto la difficoltà a reperirlo ed il relativo costo. Meno delicati sono i meccanismi.

Pulsanti

 

Sono di 3 tipi; da sinistra a destra: 1a e 2a serie, 3a serie e derivate, 4a serie.

Il più delicato è quello della 4a serie in bachelite bianco semitrasparente.

In commercio ne esistono di simili ma non si possono montare nel supporto

 

 

frecce a bacchetta

Anche le frecce a bacchetta sono di 3 tipi:

6 Volt 1a e 2a serie (le più rare)

12 volt 2a serie 

12 volt 3a e 4 serie

Se mancano è un vero problema. Si trovano con molta difficoltà ai mercatini e a prezzi molto alti.

Se sono da restaurare le difficoltà sono considerevoli: le plastiche anche quelle riprodotte sono ormai scomparse. Ne esistono di simili ma di misura differente che quindi non si possono montare.

la sostituzione è comunque complessa e alcune parti metalliche si possono danneggiare smontando le plastiche originali nella sostituzione.

 

Il porta-targa della prima serie

 

 

Ė introvabile: se non c'è è un vero guaio

 

 

 

Interni di fattura diversa dall'originale

 

materiali e forme decisamente "fantasy"

la situazione peggiore: sostituiti anche i telai dei sedili

interno 4a serie su una 1a serie

si spera solo che siano dei coprisedili

in pelle esistevano ma non questa

qualcuno lo ha semplificato

ben fatto ma con la stoffa sbagliata

La meccanica

Il tipo di motore

 

bisogna sempre verificare che il motore non sia stato sostituito e, nel caso, corrisponda almeno alla serie di appartenenza.

il monoblocco si rompe facilmente a causa del gelo ma anche della degenerazione dei materiali. Il danno è più frequente nella 4a serie che ha un monoblocco più sottile avendo canne riportate. Non necessariamente un monoblocco rotto corrisponde ad un motore bloccato

La testata in alluminio della 4a serie è fragile e difficile da reperire. Anche in questo caso, un motore funzionante potrebbe avere la testata rotta.

Indici di buon funzionamento e di integrità di testata e monoblocco, e manovellismi sono la assenza di olio nel liquido refrigerante e la fumosità allo scarico soprattutto sotto sforzo.

Le perdite di olio in minima quantità sono anche normali, se eccessive possono poi richiedere interventi costosi

Carburatore

 

Il carburatore: spesso il Solex 26AI o 26 AIC veniva sostituito col Weber (più affidabile ma non originale). Meno facile era la sostituzione dello Zenith 30 VIML delle prime 3 serie.

Carburatore Zenith 30 VIML
Carburatore Zenith 30 VIML
Carburatore Solex 26 AIC
Carburatore Solex 26 AIC
Carburatore Solex 26 AIC Carburatore Weber non originale

Alimentatore olio sospensione anteriore

Ė raro quello delle prime due serie privo del controllo separato dei due canali.

Veniva sostituito con quello delle serie successive

Attenzione va fatta alla presenza della valvola interna visibile svitando il tappo

L'etichetta è disponibile riprodotta

Spesso lo si trova pieno di morchie

 

Ė di solito presente

Verificare che ci sia olio all'interno

Attenzione va fatta agli stantuffi non bloccati

L'etichetta è disponibile riprodotta

Spesso lo si trova pieno di morchie

 

Galleggiante del serbatoio carburante

Spesso manca o è rotto

Lo si trova pieno di morchie e di ruggine

Il cavetto interno è un filo sottilissimo in metallo

Se danneggiato, il galleggiante non scorre

Tra bocchettone e interno del serbatoio, vi era poi un filtro per effettuare una filtratura della benzina ancor prima di immetterla nel serbatoio

Serbatoio olio freni

Ė raro quello delle prime due serie privo del meccanismo per tenere in pressione il circuito.
sono quasi sempre molto incrostati all'interno.

Filtro dell'aria

Non è difficile imbattersi in soluzioni alternative come in queste foto, l'originale è difficile da trovare e assai costoso

Rubinetto della benzina

2 tipi quelli montati: quello con bicchiere/filtro (1a e 2a serie)  in metallo e quello con bicchiere/filtro in vetro (altre serie)

Forse ne è esistito un terzo tipo senza bicchiere/filtro montato sulle ultime vetture fabbricate

Le guarnizioni interne erano in cuoio e si trovano oggi solo rinsecchite e sono comunque da sostituire con quelle in gomma resistenti alla benzina verde.

Spesso il terminale del corpo centrale i ottone è danneggiato e la zama del supporto bicchiere è "camolata"

Il bicchiere in vetro è difficilissimo da trovare anche perché ne sono esistiti diversi tipi. Il filtro interno costituito da fili metallici avvolti a bobina veniva sovente eliminato.

 

Portafusibili

I coperchietti spesso mancano o sono rotti. Li abbiamo riprodotti.

Più complesso invece se mancano le basi con i fusibili

Fili elettrici

Attenzione ai fili colorati! Sono assolutamente vietati

I fili devono essere tutti neri e sterlingati ossia rivestiti in tessuto. Anche i cavi candele.

Grembialine

Chiudono la parte bassa del motore per proteggerlo da sassi e fango. Venivano spesso rimosse per agevolare gli interventi di manutenzione e riparazione. Adesso risultano quasi introvabili.

 

Cerchioni e gomme

Molto facile imbattersi in cerchioni errati come in queste foto, addirittura diversi tra avantreno e retrotreno. I cerchioni corretti sono molto difficili da reperire anche a causa della corrosione.

Gli pneumatici spesso hanno 50 anni o più e sono molto pericolosi

 

 

Targhe e documenti

 

il sogno di tutti i collezionisti è avere la targa originale.
purtroppo questo è molto difficile perché in passato la targa veniva cambiata ad ogni cambio di provincia del proprietario.
la targa che troviamo sulla vettura anche se di forma corretta, non sempre è la prima targa che le è stata assegnata.
prima di acquistare fare una visura al PRA per accertare lo stato del veicolo e la corrispondenza di documenti e telaio.
più che la targa originale è importante che tutti i documenti siano in regola, accertarsi!

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