Tassì Roma

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Le derivate

Aggiornamento: 08.06.21

Prodotto dal 1939 in soli 511 esemplari, il Tassì Roma era considerevolmente diverso dall'Ardea berlina.

Vi era un montante centrale sul quale erano incernierate le porte.

Il senso di apertura era invertito rispetto alla berlina e una terza luce posteriore è stata aggiunta.

Unico Proprietario!

Esemplare molto completo, manca solo l'orologio, questo Tassì Roma si trova a Tirano,

in provincia di Sondrio,  ed è uno dei cimeli storici di una società di autoservizi.

Dovendo viaggiare su strade di montagna è uscito dalla fabbrica con un motore più potente, quello dell'Aprilia.

Il frontale e la coda

Calandra dell'Aprilia e fari ben separati dai parafanghi di forma completamente diversa da tutte le altre versioni dell'Ardea. Ma la somiglianza più rilevante nel frontale è sicuramente con l'Aprilia Cabriolet:

sono identici i parafanghi, i fari, il paraurti, la calandra, i fianchi e il cofano motore. Di conseguenza anche l'autotelaio potrebbe essere il medesimo, come farebbero pensare la posizione del serbatoio del carburante col relativo bocchettone e la cornice del parabrezza.

 

La strumentazione e gli interni

Anche la strumentazione e la plancia sono quelle dell'Aprilia 1a serie.

Tassì Roma

Aprilia 1a serie

Tassì Roma

Aprilia 1a serie

 

Molto conservati e completi gli interni soprattutto nell'ebanisteria. Praticamente sono recuperabili.

Interessante il divisorio con l'autista a vetri scorrevoli e i due seggiolini aggiuntivi con gli schienali reclinabili.

La poltrona posteriore ha imponenti braccioli, non manca come da tradizione la tendina avvolgibile sul lunotto.

Presente invece su questo esemplare il doppio sedile anteriore.

 

Fianchi e porte

Porte incernierate al centro e 6 luci, portapacchi sul tetto.

La maniglia di chiusura interna delle porte è stata ricavata nella cornice in legno

Vano Motore

L'apertura del cofano è a farfalla come nell'Aprilia,

l'intero cofano è facilmente asportabile con grande accessibilità meccanica

Il motore in questo caso non è il classico 903 cc dell'Ardea ma il 1350 dell'Aprilia.

La disposizione degli organi meccanici mantiene lo schema previsto.

Lavora ancora

 

 

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